Il Jimi Hendrix del deserto, così è stato soprannominato Bombino, nome d’arte del chitarrista e cantautore nigerino Goumar Almoctar. Ad alcuni il paragone potrà sembrare azzardato, ma l’ascolto di Nomad – album del 2013, prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys – non lascia indifferenti.

Bombino © Jan Prunk / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 & GFDL

Bombino © Jan Prunk / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 & GFDL

Bombino inaugura la IX edizione del Barezzi Festival – che ci ha abituati ad appuntamenti insoliti e sempre meritevoli di attenzione – con un concerto al Ridotto del Teatro Regio, giovedì 24 settembre alle 20.30.

La musica di Bombino chiude il cerchio del rock-blues che, dal Sud degli Stati Uniti, trova la sua genesi nel Mali e torna in Africa per scaldarci come il vento del deserto. Un punto di connessione tra Nord e Sud del mondo, a cui non è possibile e non si vuole attribuire un’etichetta – desert rock? world music? folk? rock? – perché tutto si fonde in sonorità dalla bellezza cristallina.

20150917-Fra-Bombino-01www.teatroregioparma.it
www.antoniobarezzilive.it

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